mercoledì 3 dicembre 2008

Diciassettesimo giorno... Sto male

... sto male. Penso a lui in ogni istante. Mi vengono in mente cose, routine, quotidiano, che normalmente facciamo insieme in questo periodo e che non faremo più e sto male. Penso a gesti di amore quotidiano. Telefonarsi. Parlarsi. Toccarsi. Tutto mi è negato. Sto male. Fingo. Mi sforzo. Provo a non dare importanze alle cose. Ma muoio dentro. Gae è un chiodo fisso. Dicono che passerà. Ma come? La mia vita va in pezzi. Nulla sarà più come prima. Penso al suo tono gelido. Al suo sguardo assente. Al suo gentile distacco. E muoio. Tutto è andato storto.
Nessuna candela da accendere. Ghirlande da appendere fuori dalla porta. Regali da incartare. Biscotti da preparare. 15 Natali insieme. E ora nessuno più. Forse ora sta parlando con lei - Ciao. Come va?, Che hai fatto oggi? Sono a pezzi. Sto andando a Ravenna. Mi manchi.
Imbarazzo e gioia nella voce. Non sono ancora arrivati al punto che sentirsi sia "normale". É tutto un'emozione, un sussulto, una prova.
Vorrei chiedergli, fargli domande. Ma mi chiudo in me stessa e piango dentro.
Non penso di essere speciale. Non c'è alcun motivo per il quale non dovesse capitare a me. Ma sto male. Malissimo. E vorrei solo dormire per sempre.

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